venerdì 20 aprile 2012

Trabocchi, libri e rose: principali iniziative e novità 2012

Grazie al coinvolgimento delle Librerie Feltrinelli di Pescara, quest’anno la manifestazione verrà proposta tutte le settimane, in anteprima rispetto alle attività previste sulla Costa dei Trabocchi, per una presentazione dei luoghi e delle produzioni editoriali locali in pieno centro a Pescara con l’obiettivo di coinvolgere un pubblico sempre più vasto.

LIBRERIA FELTRINELLI - Via Milano – PESCARA

Giovedì 26 aprile 2012 – ore 16,30
Presentazione di “Trabocchi Libri & Rose 2012”
- anteprima SAN VITO CHIETINO

Mercoledì 2 maggio 2012 – ore 18,30
Presentazioni editoriali in Libreria:
- anteprima ROCCA SAN GIOVANNI

Mercoledì 16 maggio 2012 – ore 18,30
Presentazioni editoriali in Libreria
- anteprima FOSSACESIA

Mercoledì 23 maggio 2012 – ore 18,30
Presentazioni editoriali in Libreria
- anteprima CASALBORDINO
Giovedì 31 maggio 2012 – ore 18,30
Presentazioni editoriali in Libreria
- anteprima TORINO DI SANGRO

Mercoledì 6 giugno 2012 – ore 18,30
Presentazioni editoriali in Libreria
- anteprima ORTONA

Giovedì 14 giugno 2012 – ore 18,30
Presentazioni editoriali in Libreria
- anteprima VASTO

Giovedì 21 giugno 2012 – ore 18,30
Presentazioni editoriali in Libreria
- anteprima SAN SALVO

giovedì 19 aprile 2012

UN FILM SULLA REALTA' PESCARESE: LA PALESTRA

LA PALESTRA girato tra San Donato e Villa del Fuoco
in PROGRAMMAZIONE al CINEMA MASSIMO di PESCARA
da VENERDÌ 20 a GIOVEDÌ 26 APRILE
16,45-18,45-21,30 - Ingresso € 4,00

Dal 20 al 26 aprile al Cinema Massimo sarà possibile vedere LA PALESTRA la docu-fiction di Francesco Calandra e Maria Grazia Liguori sul rapporto incontro/scontro tra cultura rom e italiani nella periferia pescarese.
Il film è il risultato di un progetto iniziato nel 2007 di laboratorio video dove partecipano attori professionisti, alcuni ragazzi gagè e tre ragazzi rom, l’obiettivo era quello di dimostrare che la condivisione avvicina inevitabilmente, nonostante tutte le differenze e le incomprensioni che si possono generare.
Siamo tra San Donato e Rancitelli, dove convivono, cercando di ignorarsi il più possibile rom e gagé. Un giovane regista locale cerca di girare un film sull’amore impossibile tra una gagé e una rom. Le sue aspettative e idee si infrangono inevitabilmente con una realtà molto diversa da quella immaginata. La sua sceneggiatura viene messa in discussione dai rom stessi: la realtà proposta non corrisponde alla realtà. Non senza resistenze e ingenuità, decide di “cambiare treno in corsa” e lasciarsi trasportare in quel mondo … e così si ritrova …. in palestra. E così, protagonista assoluta diventa la Palestra di Guido Rocco, ex boxeur, che svolge un’azione di recupero dei ragazzi del quartiere, dove si intrecciano le vite e i desideri di due ragazzi rom Moreno e Enrico e di una sinta Samira.
La storia è raccontata mescolando fiction e testimonianze e affidando proprio alla famiglia del regista il compito di mettere a nudo, con grande ironia, i pregiudizi e i preconcetti con cui ci avviciniamo alle culture differenti dalle nostre.
Spiccano nel film le collaborazioni artistiche del ROM Arcangelo Spinelli, del rapper Andrea CUBA Kabbal, del musicista Andrea Moscianese e delle musiche di Hermanos del MAT trio di Roma, album d'esordio rivelazione definito fra i migliori 100 dischi Jazz del 2011.
Il film è prodotto e distribuito da GarageLab con il sostegno della Fondazione PescarAbruzzo.
Il Cinema Massimo ospiterà in occasione dell’evento la mostra fotografica “LA PALESTRA – il film in 40 scatti” di Laura Angeloni a cura di ANNILUCE – Studio Fotografico. Racconto in 40 scatti che Laura Angeloni, fotografa freelance, ha catturato direttamente in alcune scene del film e nei backstage. La fotografa pescarese interpreta in 40 immagini in bianco e nero l'attualissima storia dell'incontro e della convivenza tra cultura rom e gagè: attraverso la sua visione discreta, rivela una molteplicità di sguardi nascosti dietro il film, enfatizza le emozioni che gli attori confidano e restituisce sulle fotografie la riservatezza, la genuinità e l'autentica vitalità degli attori in scena.

LA PALESTRA
NOTE di REGIA e BREVE SINOSSI
Francesco, regista motivato e sognatore, è deciso a girare un film sui rom del suo quartiere. La sua sceneggiatura però viene subito messa in discussione dai rom stessi: la realtà immaginata non corrisponde a quella vera. Con il pretesto di conoscere le motivazioni che impediscono ad una donna ROM di prendere parte ad un film che vede proprio loro al centro della narrazione del film, Francesco si fa accompagnare dai suoi 2 amici rom, gli unici che lo hanno seguito nell'avventura/progetto di fare un film insieme, all'interno di questa comunità che gli risulta completamente sconosciuta.
Non senza resistenze e ingenuità, Francesco si lascia trasportare in quel mondo e si ritrova nella palestra di pugilato del quartiere, gestita proprio dai rom. Nella cornice di un film a tratti comico, sul ring de "La Palestra" l'incontro tra due culture.
La Palestra è un progetto (fiction con inserimenti di sequenze documentaristiche) che nasce dal lavoro che il regista Francesco Calandra porta avanti da anni sul suo quartiere di periferia: San Donato a Pescara.
L’esigenza dell’indagine sulle periferie è scaturita dalla volontà di opporsi a una “letteratura” che mostra questi quartieri soltanto quali vivai di violenza e illegalità, per mettere in risalto quanta Bellezza si possa ancora trovare nell’autenticità e genuinità della maggior parte dei cittadini che li abitano.
Il film che il regista aveva pensato e scritto rimane il sogno che lo accompagna per tutta l’indagine della sua periferia e che gli dà la possibilità di mettere in ridicolo se stesso, il suo mondo di provenienza e la sua onniscienza.
Ma un film miracolosamente viene realizzato.

CAST & CREDITS
LA PALESTRA
un film di Maria Grazia Liguori e Francesco Calandra
con Enrico Di Rocco Moreno Di Rocco Samira Bacci
soggetto di F. Calandra M.G. Liguori L. Raimondi S. Santini
sceneggiatura M.G. Liguori e F. Calandra
regia F. Calandra
fotografia Alessio Tessitore
operatore Lorenzo Gobeo
suono presa diretta Pierpaolo Di Giulio
scene e costumi Silvia Stellabotte assistente Giorgia Grossi
musiche originali M.A.T. Marcello Allulli Trio, Andrea Moscianese, CUBA Kabbal, Arcangelo Spinelli, Germano Cesaroni
supervisione alle musiche Sandro Naglia, Valentina Coladonato
voce over spot Carlo Orsini
segreteria di produzione Isabella Micati
montaggio Valerio Spezzaferro Giuliano Panaccio Francesco Calandra
foto di scena Laura Angeloni – Studio ANNILUCE
produzione esecutiva GarageLab Associazione Culturale
girato in: HD, Super 16mm, miniDV
Italia, 2012, 70'

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Dr.ssa Cinzia Rossi
scrittrice
V.Pres.comunale CIF Pescara
Comm.Pari Opp.tà.Comune Pescara
www.cinziamariarossi.eu

mercoledì 18 aprile 2012

Presentazione: MOSTRI GENTILI di Anna Ventura (Libreria Feltrinelli, Giovedì 19 Aprile, ore 18:00)

GIOVEDI’ 19 APRILE ORE 18
LIBRERIA FELTRINELLI PESCARA (Via Milano)
ANNA VENTURA  “MOSTRI GENTILI” (Edizioni Noubs)
Relatori: Francesco Marroni e Marco Tornar

Che cosa può accadere a una donna, la cui dimora abituale è nel centro di una storica città posta alle falde dei monti, quando per una ragione improvvisa (un sisma che colpisce la città, sfigurandola per sempre, strappando i margini di un'identità collettiva sedimentata nei secoli, cicatrizzata nel corso di numerose generazioni e cullata nei singoli sguardi, nelle ripetute relazioni, adagiata nella eterna quotidianità, stratificata e codificata in codici e leggi e ripetuta in usi e costumi, nei più complessi giochi di potere tra le classi sociali fino a pervenire a una apparentemente pacificante condivisa regola borghese, fatta di minuti privilegi, di ispide ipocrisie, cardinali virtù, invisibili soprusi) ella viene costretta a un trasloco e si ritrova da un giorno all'altro a trascorrere la sua esistenza in una moderna levantina città di mare, dove la trama delle onde si disegna ogni giorno sulle finestre della sua nuova abitazione?

Che cosa può accadere se poi questa donna è Anna Ventura, una delle più interessanti poetesse italiane, se la città caduta in cui dimora abitualmente è L'Aquila e se da un giorno all'altro il mare diventa il suo paesaggio abituale, il verde Adriatico di dannunaziana memoria?

Ebbene, l'incontro è straordinario, costituisce l'occasione per tutti noi di assistere all'esplosione di un immaginario che libera simboli e metafore e soprattutto ridisegna il senso della vita con accenti e toni potenti, nuovi, inattesi. Ne scaturisce una ridda di sentimenti, di riflessioni, la rivelazione di un evento, se per evento si intende la possibilità di assistere a un nuovo magico darsi del mondo.

lunedì 16 aprile 2012

Presentazione: SAGRA DELLA CITTÀ DI PESCARA di Giuseppino Mincione (Libreria Libernauta, Venerdì 20 Aprile, ore 17:30)

Venerdì 20 Aprile, ore 17:30

presso la Libreria Libernauta
Via Teramo n. 27 - PESCARA

don Ugo Carandino presenterà l'opera teatrale di Giuseppino Mincione

SAGRA DELLA CITTÀ DI PESCARA
Il miracolo del crocifisso del 1062 in Aterno-Pescara

Saranno presenti l'Autore e l'editore Marco Solfanelli




Scheda del libro

Dieci giudei, residenti in Aterno-Pescara, si riunirono nella loro sinagoga il pomeriggio di Giovedì Santo del 1062 per prendersi gioco delle cerimonie religiose dei cristiani. Spalmarono della cera su una tavola corrosa dai tarli e vi raffigurarono la croce con sopra Gesù, ficcarono degli aghi sul capo, sulle mani e sui piedi del crocifisso e poi con delle frecce e con una lancia lo ferirono per schernirlo, come avevano fatto i loro padri, quando l’uomo-Dio era vivo ed operava tra loro.
Tornati la mattina dopo nella sinagoga, essi trovarono gocce di sangue sul corpo del Cristo e per terra, tra la polvere. Presi dallo spavento, cercarono di cancellare ogni segno e di raccogliere la polvere insanguinata in un’ampolla, per poi nascondere cera, lancia ed ampolla.
Tre anni dopo, per forti dissensi scoppiati fra loro, la notizia dell’accaduto fu portata a conoscenza del Conte teatino Trasmondo, presso il castello di Sette, e il Conte, messi alle strette i colpevoli, riuscì a recuperare gli oggetti sacri e, su parere del Papa Alessandro II, fece trasferire cera, tavola, lancia ed ampolla, contenente la polvere intrisa di sangue, nella chiesa di San Salvatore.
Il trasferimento dell’ampolla da Sette a Pescara fu fatto solennemente nell’ottava della festa dei santi Apostoli Pietro e Paolo, tra una folla festante e commossa, e l’ampolla fu mostrata ad essa dalla scalinata della stessa chiesa.
La sinagoga fu trasformata, per ordine del Conte Trasmondo, nella chiesa di Santa Gerusalemme, a ricordo di quanto era stato fatto, in quella città, a Gesù, durante la sua passione.




Giuseppino Mincione
SAGRA DELLA CITTÀ DI PESCARA
Il miracolo del crocifisso del 1062 in Aterno-Pescara

Drammma sacro in due atti con un Prologo, un Epilogo
ed una sequenza con musica del M. Antonio Piovano
Edizioni Tabula fati
[ISBN-978-88-7475-253-9]
Pag. 80 - € 7,00

http://www.edizionitabulafati.it/sagradipescara.htm

sabato 14 aprile 2012

Le donne all'Opera

Lunedì 16 aprile 2012 alle ore 17,45 nei locali della Sala di Lettura "Prospettiva Persona" incontro dedicato al ciclo “Le donne all'Opera” a cura di Emilia Perri, con analisi approfondita di alcune principali figure dall'Opera AIDA di G. Verdi. Sono previsti ascolti antologici.

Approfondimento
Da WEB: http://it.wikipedia.org/wiki/Aida


« Celeste Aida,
forma divina,
mistico serto di luce e fior »
(Radamès, atto I)
Aida è un'opera in quattro atti di Giuseppe Verdi, su libretto di Antonio Ghislanzoni, basata su un soggetto originale di Auguste Mariette. Ismail Pascià, kedivè d'Egitto, commissionò un inno a Verdi per celebrare l'apertura del Canale di Suez (1869) nel 1870, pagandolo 80.000 franchi, ma questi rifiutò, dicendo che non scriveva musica d'occasione. Invece quando venne l'invito di comporre un'opera per l'inaugurazione del nuovo teatro del Cairo, accettò. Tuttavia la prima dell'opera fu ritardata a causa della guerra franco-prussiana dato che i costumi e le scene erano a Parigi, sotto assedio. Il teatro del Cairo s'inaugurò invece con Rigoletto. Quando finalmente la prima di Aida ebbe luogo, l'opera ottenne un enorme successo e ancora oggi continua ad essere una delle opere liriche più famose.
La prima rappresentazione in assoluto al mondo avvenne quindi alla Khedivial opera House del Cairo, in Egitto, il 24 dicembre 1871, diretta da Giovanni Bottesini.


Atto I
Scena I: Sala del palazzo del re a Menfi.
Aida, figlia del Re di Etiopia Amonasro, vive a Menfi come schiava; gli Egizi l'hanno catturata durante una spedizione militare contro l'Etiopia ignorando la sua vera identità. Suo padre ha organizzato una incursione in Egitto per liberarla dalla prigionia. Ma fin dalla sua cattura, Aida si è innamorata del giovane guerriero Radamès, che a sua volta la ama. Aida ha una pericolosa rivale, Amneris, la figlia del Re d'Egitto. Giunta Aida, Amneris intuisce che possa essere lei la fiamma di Radamès e falsamente la consola dal suo pianto. Appare il Re assieme agli ufficiali e Ramfis che introduce un messaggero recante le notizie dal confine. Aida è preoccupata: suo padre sta marciando contro l'Egitto. Alla fine il Re dichiara che Radamès è stato scelto da Iside come comandante dell'esercito che combatterà contro Amonasro. Il cuore di Aida è diviso tra l'amore per il padre e la Patria e l'amore per Radamès.
> Scena II: Interno del tempio di Vulcano a Menfi.
Cerimonie solenni e danza delle sacerdotesse. Investitura di Radamès come comandante in capo.


Atto II
Danze festose e musica nelle stanze di Amneris. Amneris riceve la sua schiava Aida e ingegnosamente la spinge a dichiarare il suo amore per Radamès, mentendole dicendo che Radamès è morto in battaglia; la reazione di Aida alla notizia la tradisce rivelando il suo amore per Radamès. Amneris, scoperto il suo amore, la minaccia: ella è figlia del Faraone. Con orgoglio Aida dice che anche lei è figlia di re, ma se ne pente ben presto. Risuonano da fuori le trombe della vittoria. Amneris obbliga Aida a vedere con lei il trionfo dell'Egitto e la sconfitta del suo popolo. Aida è disperata, e chiede perdono ad Amneris.
Scena II: Uno degli ingressi della città di Tebe.
Radamès torna vincitore. Marcia trionfale. Il faraone decreta che in questo giorno il trionfatore Radamès potrà avere tutto quello che desidera. I prigionieri etiopi sono condotti alla presenza del Re e Amonasro è uno di questi. Aida immediatamente accorre ad abbracciare il padre, ma le loro vere identità sono ancora sconosciute agli Egizi. Amonasro infatti dichiara che il Re etiope è stato ucciso in battaglia. Radamès per amore di Aida usa l'offerta del Re per chiedere il rilascio dei prigionieri. Il Re d'Egitto, grato a Radamès, lo proclama suo successore al trono concedendogli la mano della figlia Amneris e fa inoltre rilasciare i prigionieri, ma fa restare Aida e Amonasro come ostaggi per assicurare che gli etiopi non cerchino di vendicare la loro sconfitta.


Atto III
Scena: Le rive del Nilo, vicino al tempio di Iside.
Amonasro e Aida sono tenuti in ostaggio; il Re etiope costringe la figlia a farsi rivelare da Radamès la posizione dell'esercito egizio. Radamès ha solo apparentemente consentito di diventare il marito di Amneris, e fidandosi di Aida, durante la conversazione le rivela le informazioni richieste dal padre. Quando Amonasro rivela la sua identità e fugge con Aida, Radamès, disperato per avere involontariamente tradito il suo Re e la sua Patria, si consegna prigioniero al sommo sacerdote.


Atto IV
'Scena I: Sala nel palazzo del Re; andito a destra che conduce alla prigione di Radamès.
Amneris desidera salvare Radamès, ma lui la respinge. Il suo processo ha luogo fuori dal palcoscenico; egli non parla in propria difesa, mentre Amneris, che rimane sul palco, si appella ai sacerdoti affinché gli mostrino pietà. Radamès viene condannato a morte per tradimento e sarà sepolto vivo. Amneris maledice i sacerdoti mentre Radamès viene portato via.
Scena II: L'interno del tempio di Vulcano e la tomba di Radamès; la scena è divisa in due piani: il piano superiore rappresenta l'interno del tempio splendente d'oro e di luce, il piano inferiore un sotterraneo.
Aida si è nascosta nella cripta per morire con Radames. I due amanti accettano il loro terribile destino, dicono addio al mondo e alle sue pene, e aspettano l'alba, mentre Amneris piange e prega sopra la loro tomba durante le cerimonie religiose e la danza di gioia delle sacerdotesse.

CRP
Via T. Bruciata, 17
64100-Teramo
tel. 0861244763, fax 0861245982
www.prospettivapersona.it

mercoledì 11 aprile 2012

Presentazione: NELLO SPECCHIO DI MABEL di Marco Tornar (Pescara, Sabato 14 Aprile, ore 18:00)

Sabato 14 Aprile alle ore 18:00
alla Libreria-Caffè
“CITYLIGHTS”
Via del Porto 18 – Pescara

presentazione del libro di Marco Tornar

NELLO SPECCHIO DI MABEL
Gli anni fiorentini di Mabel Dodge Luhan

Edizioni Tracce


Marco Tornar reinterpreta una grande scrittrice americana vissuta a Firenze tra il 1905 e il 1912.
Al termine ci sarà un rinfresco per quanti avranno partecipato.


Altri appuntamenti:

Venerdì 20 Aprile
Giulio Laurenti presenta il suo libro "Suerte" (Einaudi)

Sabato 28 Aprile
Lodovico Terzi parlerà del suo libro "Due anni senza gloria" (Einaudi)



Libreria-Caffè “CITYLIGHTS”
Via del Porto 18 – Pescara
Tel. 085 68 665
www.libreriacaffe.it

sabato 7 aprile 2012

Piccadilly Circus: Laboratorio d’Inglese per ragazzi di 11–13 anni (Libreria Libernauta il 10 e 17 aprile)

La libreria Libernauta ha il piacere di proporre ai suoi amici Teen Agers una divertente e interessante iniziativa per allenarsi con l’ Inglese e stare insieme in simpatia

Piccadilly Circus
Laboratorio d’ Inglese per ragazzi di 11–13 anni
A cura della Dott.ssa Gaia Canale


Programma

• Lettura in Inglese con traduzione in Italiano
• Analisi grammaticale-sintattica del testo
• Esercizi ludici ispirati al racconto

Martedì 10 e Martedì 17 aprile
ore 18.00 – 19.00

Il racconto esaminato è
The Canterville Ghost

OFFERTISSIMA LANCIO

PER IL PRIMO APPUNTAMENTO:
€ 20.00 (compresi Iscrizione e libro!)

Per motivi organizzativi è richiesta la prenotazione
Via Teramo, 27 – 65121 Pescara - Tel. 085.2056090 e:mail info@libernautalibri.it